Secondo la definizione dell’ Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed
arti (Treccani):
La fame è “Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo; è
avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito,
poi in quella definita di f., caratterizzata dal desiderio imperioso di cibo,
da dolori crampiformi all’epigastrio, da debolezza e malesseri generali che
possono culminare nel deliquio”
La malnutrizione è “Stato di squilibrio tra rifornimento di nutrienti
ed energia – troppo scarso (m. da carenza), incongruente (m. da squilibrio), eccessivo (m. da eccesso alimentare) – e il fabbisogno del corpo per assicurare il mantenimento,
la funzione, la crescita e la riproduzione. Si comprendono quindi sotto questo
termine sia i problemi di deficienza alimentare caratteristici dei paesi in via
di sviluppo e sia quelli di eccesso, più frequenti negli ambienti altamente
urbanizzati e industrializzati.”
LE CAUSE E GLI EFFETTI DELLA
FAME
LA MAPPA DELLA FAME
(Percentuale di
popolazione che soffre di malnutrizione Fonte FAO, basata sui dati di "The State of Food Insecurity in the World 2006")
I primi 5 paesi che
soffrono la malnutrizione sono: 1) Repubblica Democratica del Congo 75 %
popolazione malnutrita 2)Eritrea 66% popolazione malnutrita 3)Burundi 63%
popolazione malnutrita 4) Haiti 58% popolazione malnutrita 5)Sierra Leone 46% popolazione malnutrita. La maggior parte (4 su 5) di questi paesi
viene dall'Africa quindi possiamo dire che l'Africa è il continente più
"malnutrito"
I DATI DELLA FAME
STRATEGIE CONTRO LA FAME
•
Abituiamoci ad un uso consapevole delle risorse. L’acqua e l’energia non sono beni
interminabili. 800 milioni di persone nel mondo non sanno cosa sia un lavandino
e non conoscono l’acqua potabile (stima OMS).
•
Il mercato equo e solidale. È molto diffuso in Italia, ed è anche di moda, comprare nei negozi del
commercio equo e solidale. Si appoggiano così piccole cooperative di produzione
nei paesi in via di sviluppo che rispettano l’etica del lavoro e le realtà
locali.
•
Sensibilizzare, sensibilizzare, sensibilizzare! Ultima ma non per importanza deve venire
la nostra quotidiana azione di sensibilizzazione. Parliamone coi nostri amici,
inviamo mail alle istituzioni, cerchiamo di convincere il maggior numero di
persone possibili: il problema della fame nel mondo deve tornare al centro
dell’agenda sociale e politica.
•
Stimoliamo le piccole economie locali della nostra regione. Le produzioni a larga scala delle multinazionali
dell’alimentazione, intensive e fuori stagione, alimentano lo sfruttamento e la
dipendenza delle popolazioni del terzo mondo dall’economia mondiale dei grandi.
Sensibilizzando il chilometro zero otterremo diversi risultati tra cui due
immediati: meno inquinamento e spinta allo sviluppo locale.
Aiuto
diretto. Abituiamoci
a piccole azioni per noi poco importanti come appoggiare i molti progetti che
queste stesse portano avanti nei paesi in via di sviluppo.
PERCENTUALI DELLA
SOTTONUTRIZIONE
•
Viceversa
nei Paesi più poveri del mondo il consumo di carne è molto basso e
l’alimentazione per più del 90% è costituita da cereali. In generale gli
abitanti dei paesi poveri, che sono l’80% della popolazione, utilizzano solo un
terzo degli animali allevati. Ciò dipende dal basso tenore di vita di queste
popolazioni e anche dal fatto che nei paesi più poveri il bestiame costituisce
una preziosa ricchezza che non può essere mangiata perché deve essere
utilizzata per i lavori agricoli e per produrre escrementi usati come concime,
ma anche come materiale da costruzione o combustibile per la cottura dei cibi.
•
Traducendo
queste cifre in termini più concreti ne deriva che nel mondo circa 850
milioni di persone soffrono la fame, cioè consumano una quantità di calorie
inferiore a quella che è considerata la soglia minima. La situazione più
drammatica si riscontra nell'Africa Subsahariana, dove la fame colpisce
circa 300 milioni di persone, e nell’Asia meridionale, dove i malnutriti
sono 230 milioni. La fame e la malnutrizione provocano ogni anno la morte di 40
milioni di persone, tra cui 5 milioni di neonati e bambini.
La fame e la malnutrizione non derivano solo dalla scarsa disponibilità di
calorie, ma anche da una dieta squilibrata, basata cioè solo su pochi alimenti:
nei Paesi poveri, infatti, spesso il cibo disponibile è costituito quasi
esclusivamente di un cereale (in Africa miglio o sorgo) e, col passar del
tempo, l’organismo subisce la carenza di alcune sostanze fondamentali.
•
Molti
Paesi ricchi, come l’Italia, spesso attuano politiche d’aiuto nei confronti
delle popolazioni più povere: tuttavia questi soccorsi alimentari possono
provocare anche effetti negativi per le popolazioni. Infatti l’invio regolare
di aiuti alimentari provoca una diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli
locali e un abbandono delle campagne da parte di un numero crescente di
contadini. Inoltre spesso accade che questi aiuti non riescano a raggiungere le
popolazioni bisognose perché mancano le vie di comunicazione e i mezzi di
trasporto, oppure perché vengono accaparrati da una minoranza privilegiata.
C’E’ CIBO PER TUTTI?
C’è cibo per tutti….gli esperti, infatti, pensano
che le derrate alimentari complessivamente prodotte nel mondo potrebbero essere
sufficienti per coprire i fabbisogni nutritivi dell’intera popolazione mondiale.
Eppure oltre 3 miliardi di persone non ricevono un apporto energetico e
nutritivo adeguato e oltre 800 milioni di individui soffrono la fame. Le risorse alimentari a disposizione della
popolazione della Terra sono infatti distribuite in modo disuguale. Nei Paesi
ricchi le persone consumano una quantità di cibo superiore ai loro reali
fabbisogni, mentre quasi un miliardo di abitanti dei Paesi poveri soffrono la
fame perché hanno a disposizione una quantità di cibo insufficiente.
Lorenzo Maccarone, Fabio Sappino
a questo punto siamo in mezzo alla rovina
RispondiEliminasiamo in troppi nel mondo
il mondo sta per essere distrutti per avere tante persone
dopo la rivoluzione verde la populazione e crescita tantissimo imagine se diamo ancora di più a mangiare a questa gente
non ne questione di insensibilità e si di sopravvivenza
stiamo uscendo il pianeta
troppi animale coltivati
solo a asia e india ce la maggior parte della popolazione del mondo
roba da foli
dobbiamo essere in almeno la metta di quello che siamo oggi
pazzesco
finche il uomo avrà sete di potere non cambiare mai il pianeta
RispondiEliminatutto gira intorno al denaro purtroppo
RispondiEliminaMi chiamo Russo Patrizia e sono una badante. Noto che al momento sono come il più felice. Vengo in testimonianza di un prestito tra privati che ho appena ricevuto. Ho ricevuto il mio prestito grazie al servizio del signor Pierre Michel. Ho iniziato le procedure con lei venerdì scorso e martedì 10:45 poiché le banche non lavorano il sabato, poi ho ricevuto conferma che il bonifico dell'importo della mia richiesta di 75.000€ mi è stato inviato sul mio conto e dopo aver consultato il mio conto in banca molto presto, con mia grande sorpresa il trasferimento è andato a buon fine. Ecco la sua e-mail : combaluzierp443@gmail.com